Lo sviluppo motorio dei bambini è simmetrico e le asimmetrie rilevate precocemente dovrebbero essere annotate e seguite.

All’inizio può essere difficile sapere cosa stia causando un’asimmetria, ma osservando in quali parti del corpo e in quali posizioni si verifica è possibile ottenere indizi sulla causa sottostante.
La quale può essere dovuta, ad esempio, alla preferenza di un lato nella postura principale o ad altre differenze laterali.

Le valutazioni devono essere frequenti e se l’asimmetria persiste il bambino deve essere indirizzato dal professionista di competenza (Fisiatra, quindi Osteopata, Fisioterapista, Posturologo, TNPEE).

Il disturbo della coordinazione motoria è una condizione comune che colpisce circa l’8% dei ragazzi e il 2% delle ragazze.
Si verifica in almeno la metà dei bambini con ADHD, disturbi dello spettro autistico e altre disabilità intellettive.
Non sembra essere così comune nei disturbi da tic/sindrome di Tourette.
Quando il disturbo della coordinazione motoria si verifica in comorbidità con l’ADHD vi è un rischio di difficoltà linguistiche e di tratti autistici.

[[Nel 1969 la «Disprassia Infantile» viene descritta con riferimento all’aprassia costruttiva degli adulti e definita come un disturbo dell’integrazione corporea che interferisce con l’organizzazione spaziale.
La definizione di Disprassia sposta l’attenzione dagli aspetti esecutivi del movimento (tono, forza, fluidità) alla sua efficacia e finalità (scopo e adattabilità), e dal singolo atto motorio alla sequenza dei movimenti necessari per raggiungere uno scopo.

Nel 1987 il DSM-III-R (American Psychiatric Association, 1987) e poi nel 1994 il DSM-IV (American Psychiatric Association, 1996) introducono il termine «Disturbo della Coordinazione Motoria» (Developmental Coordination Disorder/DCD) per identificare i bambini con una difficoltà significativa nello sviluppo della coordinazione motoria, che interferisce significativamente con gli apprendimenti scolastici o con le attività di vita quotidiana, in assenza di disturbi neurologici maggiori o di Ritardo Mentale.

A tutt’oggi letteratura sui DCD continua a presentare una serie di limitazioni che si ripercuotono sulla comprensione del disturbo e sulla sua gestione clinica]]. (Maria Letizia Piredda, Roberta Penge).

I sintomi del disturbo della coordinazione motoria sono difficoltà generali di coordinazione, goffaggine motoria grossolana, problemi di equilibrio, ipotensione e scarse capacità motorie.
La percezione visiva è spesso influenzata negativamente.

La condizione può essere rilevata in età prescolare, ma spesso la diagnosi non viene fatta fino all’età scolare o, addirittura, viene rimandata al periodo adolescenziale.
La goffaggine grosso-motoria più evidente spesso si manifesta durante l’infanzia e il bambino può avere, ad esempio, difficoltà ad imparare ad andare in bicicletta, a sciare, a pattinare e a giocare con la palla (gli sport di squadra sono solitamente più problematici, mentre alcuni bambini possono sviluppare un buona capacità negli sport individuali).

La ginnastica scolastica è nella maggior parte dei casi un problema e molti bambini con disturbi della coordinazione motoria ne sono direttamente o indirettamente esclusi.
L’ipotensione comporta spesso articolazioni troppo flessibili, una cattiva postura e un linguaggio del corpo “scomodo”.

Maneggiare matite, pastelli e posate può essere molto difficile e, a lungo andare, può influenzare i risultati scolastici.
Anche i muscoli degli organi del linguaggio sono spesso colpiti il che rallenta la velocità della parola e porta a difficoltà di articolazione.

CAUSE E CONSEGUENZE

Il disturbo della coordinazione motoria è in molti casi ereditario, spesso insieme a una o più condizioni aggiuntive. Inoltre, le complicazioni durante la gravidanza e il parto sono un fattore di fondo comune nei disturbi della coordinazione motoria.
L’ansia e la depressione spesso seguono le orme del disturbo della coordinazione motoria e molti bambini soffrono a causa della loro scarsa coordinazione e goffaggine.
Sfortunatamente, la diagnosi viene fatta raramente anche quando i problemi sono evidenti, il che significa che non viene offerto alcun aiuto.

INDAGINE E TRATTAMENTO

La diagnosi va fatta sia come disturbo primario sia come diagnosi aggiuntiva comune nell’ADHD e nei disturbi dello spettro autistico.
Il disturbo della coordinazione motoria può e deve essere studiato, diagnosticato e trattato.
Di solito sono utili informazioni per bambini, genitori e insegnanti su come si manifestano i problemi e istruzioni su come lavorare con loro.
L’esercizio della forza muscolare, delle funzioni esecutive e della forma fisica generale si è dimostrato efficace.
L’allenamento motorio può essere molto efficace nel ridurre i problemi associati a scarse capacità motorie.

Insieme alla disabilità intellettiva e alle difficoltà generali di apprendimento, i disturbi della coordinazione motoria sono attualmente uno dei problemi più trascurati nell’intero campo della medicina dello sviluppo e della psichiatria infantile.

Segni di un DCD

• asimmetria
• instabilità
• tremolio
• movimenti tesi
• scarsa mobilità
• torcicollo
• piede equino
• lesione del plesso
• bambini con ritardo dello sviluppo o con sviluppo poco chiaro

SUGGERIMENTI SU COME AFFRONTARE IL DCD

Se il bambino si sente stanco un consiglio può essere quello di sedersi su una sedia con poggiapiedi e braccioli.
Le scuole elementari dovrebbero

 

essere fornite di sedie con i braccioli e di poggiapiedi.
È molto importante regolare il poggiapiedi alla giusta altezza.
È anche importante, dopo essersi alzati dalla sedia, non sedersi sempre nella stessa posizione.
Un altro buon consiglio potrebbe essere quello di utilizzare scarpe stabili. Questo perché molti bambini con DCD hanno piedi molto morbidi.
È bene consigliare ai genitori di cercare qualche attività fisica che il bambino pensa possa essere divertente. È bene che il corpo si muova.
Nuotare o fare una passeggiata nel parco, l’importante è che il bambino si svaghi.

Devid del Mauro
Optometrista, Posturologo