Ogni persona ha dentro di se la risposta ad ogni suo problema, non sempre però tale risposta è di facile accesso.. L approccio psicologico integrato consente di aumentare l’autopercezione, in un percorso in cui , la terapeuta ed il paziente remano a metà per raggiungere l ‘obbiettivo della persona.Ogni problematica si sviluppa sempre sia nel contesto immaginativo che corporeo, ed è per questo che solo coinvolgendo Mentecorpo attraverso esperieze e” prescrizioni “concrete si giunge alla risoluzione rapida e duratura del problema.

Inoltre un indagine approfondita degli stati di coscienza, attraverso le tecniche di rilassamento e l ipnosi, rende la persona più consapevole e centrata su se stessa.

Si effettuano percorsi terapeutici per:

  • Ansia, Stress e attacchi di panico
  • Depressione
  • Traumi
  • Dipendenze
  • Disturbi dell umore
  • Disturbi del comportamento alimentare
  • Sessualita’
  • Difficoltà relazionali
  • Psicologia Sportiva
  • Psicologia giuridica
  • Etnopsicologia

In individuale, di coppia o partecipando al gruppo di Psicoterapia integrata Mentecorpo.

acquamovimentoterapiaAcquamovimentoterapia

A seconda della location ospitante , si prevedono protocolli di lavoro di gruppo o individuali volti al completo rilascio e abbandono delle tensioni corporee che agisce in profondità e nel tempo. La dottoressa lavora prima alla sincronizzazione del respiro, al galleggiamento e alla ricerca di un equilibrio acquatico, dopo di che , attraverso l’ascolto delle tensioni della colonna vertebrale e facendo perno sui punti più contratti, ne facilita il rilascio adagiando sulla sua schiena il paziente e facendolo muovere in modo mirato seguendo un leggero sottofondo musicale. La persona si ritrova a non distinguere coordinate spaziotemporali e percettive, ha la possibilità di abbandonarsi e volare sull’acqua come se stesse in aria…


psicologia-sportivaPsicologia Sportiva

Un percorso mirato a comprendere e risolvere i momenti di difficoltà  degli atleti.
La dott.ssa  Silvia Trucco elabora protocolli di lavoro studiati sulle specifiche esigenze dell atleta utilizzando una metodologia integrata di tecniche di rilassamento visualizzazione e potenziamento delle risorse dell individuo.
gli ottimi risultati conseguiti negli ultimi anni dagli atleti Federali e di riflesso dalla sua metodologia di approccio, sono la conferma che la sua metodologia non a caso risulta vincente,poiché rappresenta la proiezione della sua carriera sportiva ed il titolo di campionessa italiana di nuoto sincronizzato.

In altre parole oltre alle conoscenze della materia è fondamentale il vissuto agonistico per confrontarsi al meglio con coloro che vogliono sconfiggere i propri limiti fisici, attraverso la mente e la gestione di essa in momenti di forte stress da competizione.


Moyan_Brenn (Flickr)

Moyan_Brenn (Flickr)

Meditazione

La meditazione “Microcosmo e Macrocosmo”
“Una meditazione praticata con regolarità, offre la via più semplice per addentrarsi nel profondo della propria essenza, attingendone ricchezza per la vita quotidiana”Suryani ideatrice del Moksha a BaliPresenti in differenti culture, la trance e la meditazione rappresentano due elementi fondamentali della cura e si pone come mezzo sia religioso che disciplina del benessere nell’ambito della prevenzione e cura.
E’ un mezzo pratico per contattare la fonte della nostra vita e del mondo nel quale viviamo ogni giorno.

A Bali, le persone credono che l’individuo sia un microcosmo; ciascuno di noi è un piccolo universo che rispecchia l’universo più grande, il quale è intimamente collegato.

Tutti gli aspetti della vita individuale si armonizzano, in linea con il modello di vita del mondo che ci circonda.

Le nostre esistenze procedono con successo quando il piccolo mondo del nostro corpo e del nostro spirito è in armonia sia con se stesso sia con il grande mondo.

Quanto più ci avvicineremo alla nostra essenza, cioè alla “corrente principale”, tanto più otterremmo(cio che realmente vogliamo), e con minore sforzo, entusiasmo, ispirazione, genio, carisma, grazia, creatività e persino fortuna (intuizione) sono tutti indicatori della nostra apertura ai più profondi livelli dello spirito, che si esprime spontaneamente attraverso noi.


foto the wanderers eye photography (flickr)

foto the wanderers eye photography (flickr)

Ipnosi

Terapia Elettiva per: Ansia, Fobie, Dipendenze, Difficoltà Relazionale e di Comunicazione

Parlare di Ipnosi al giorno d’oggi, significa aver il coraggio e la pazienza per togliere dagli occhi e dalle orecchie delle persone, tutte le menzogne, i luoghi comuni e gli show ad effetto che i Media ci hanno propinato per decenni e che hanno contribuito a far apparire l’ipnosi una pratica più vicina ad un numero da circo, piuttosto che come il potente strumento terapeutico quale essa è.Quindi inizierei proprio con lo sfatare le errate convinzioni ed illuminare qualche zona d’ombra.1) Qualunque persona può in qualsiasi momento essere ipnotizzata da un’altra: FALSO
Alla base di una sessione ipnotica ci deve essere una predisposizione e ancor prima, il consenso del paziente ad accedere ad uno stato di consapevolezza ed abbandono più profondo.

Può addirittura capitare, che sebbene ci sia questa condizione di apertura, l’ipnosi non riesca a pieno, a causa di difese che possono scattare in automatico nel paziente e che necessitano di più tempo per essere elaborate e depotenziate.

2) In uno stato di ipnosi posso ritrovarmi a compiere azioni contro la mia volontà: FALSO

Durante l’Ipnosi si ha accesso ad un livello di coscienza più profondo e semmai più consapevole. In nessun momento la persona stacca la spina dalla sua capacità di giudizio e di intendere e volere, anzi se vogliamo in quel momento è completamente SE’ STESSA.

3) Il paziente non ricorda mai quello che gli viene detto in Ipnosi. FALSO

La maggior parte delle volte il paziente ricorda perfettamente ciò che è stato detto, a meno che non abbia scelto di difendersi dall’induzione addormentandosi completamente o nella formula pronunciata dal Terapeuta ci sia stato il comando di “non ricordare al risveglio”e tale comando sia stato accettato dal paziente. Questa formula viene scelta in casi specifici dal terapeuta per agevolare determinate evoluzioni nel paziente in forma inconscia.

4) L’Ipnosi può essere praticata in ogni luogo e condizione: FALSO

Ci devono essere degli elementi basilare quali:

a) ambiente silenzioso e tranquillo

b) fiducia nel terapeuta

c) predisposizione del paziente

N.B. Si può verificare una trance indotta al di fuori di questi paramentri MA in contesti molto particolari, dove concorrono più elementi confusivi ad agevolare uno stato di trance. Come in alcuni contesti dove la sovrastimolazione multisensoriale (visiva, uditiva, olfattiva e cinestesica la fa da padrona), come può succedere in un Rave Party B(assunzione di sostanze a parte) o in un mercato asiatico o mediorientale, dove si possono incontrare personaggi che, ben consapevoli dell’effetto disorientante di certi luoghi, ed esperti di tecniche persuasive, ne approfittano per condurre i turisti malcapitati in vicoli o negozi per convincerli a comprare o semplicemente derubarli.

Ma tutto ciò non ha nulla a che vedere con l’ipnosi!!!

L’ipnosi è uno strumento della persona che restituisce potere alla persona.

Vorrei che arrivasse forte e chiaro il concetto che ognuno di noi è in grado di affrontare ciò che gli capita. Abbiamo un serbatoio interiore ricchissimo. Con una buona Ipnoterapia, in cui si stabilisce il giusto rapporto di fiducia e rispetto fra Terapeuta e paziente, si conduce quest’ultimo ad attingere alle risorse interiori da lui non ancora utilizzate, mettendolo nella perfetta condizione di AUTOCURARSI, risolvendo da sé ogni momento d’ empasse.

La potenza dell’ipnosi sta proprio nel riposizionare il paziente al centro del suo percorso di cura rendendolo protagonista ed artefice del suo successo.


artiterapieArtiterapie

Terapia Elettiva per: bambini, Artisti, persone autistiche, portatori di handicap, pazienti psichiatrici.

Da sempre l’uomo ha sentito istintivamente l’esigenza di esprimere sè stesso attraverso gesti grafici, suoni, danze rituali o semplicemente “tracce che testimoniassero la sua presenza in un luogo.

Il gesto artistico inteso come forma espressiva è insito e rintracciabile anche nelle tappe evolutive dell’uomo dei giorni nostri, è sufficiente osservare un bambino per rendersi conto della sua viva “capacità di dare forma”. E’ da questo istinto che prendono forza e potere performante le artiterapie intese come canali espressivi che consentono all’individuo di modulare suoni nel canto o nella musica, sperimentare nuovi schemi corporei nella danza, dare forma e cambiare le sfumature come con la scultura e la pittura o giocare un nuovo ruolo nel teatro. Sono solo pochi esempi che raccontano come l’espressione artistica possa essere la metafora di un cambiamento a livello profondo per chi sia attratto da questa opportunità, oltre che, un quasi esclusivo mezzo di comunicazione per quelle categorie di persone che vivono il peso di un disagio comunicativo di tipo strettamente linguistico-dialogico.


Photo by Meinhard Niederstaetter

Photo by Meinhard Niederstaetter

Psicofisiologia Clinica Integrata

Terapia Elettiva per: Disturbi Psicosomatici

“Nessun percorso di autorealizzazione può avvenire se non dentro la fisicità del corpo e con il contributo delle energie istintuali. Il Sé, inteso come totalità psichica, presuppone l’integrazione anziché la negazione del corpo”.(C Widman)

Secondo noi il limite delle discipline scientifiche è quello di essere quasi esclusivamente neurocentriche, di fondarsi, cioè, su una modellistica di tipo piramidale “discendente” che vede il Sistema Nervoso Centrale come regolatore assoluto dei meccanismi periferici….é una visione parziale.

La psicofisiologia è una disciplina cerniera tra processi mentali e corporei

Secondo noi, tale processo di integrazione non va solo dal basso verso l’alto costruendo livelli funzionali di progressiva complessità, né solo dall’alto verso il basso …Esso è di tipo circolare in un dialogo costante tra i nostri pensieri e gli atteggiamenti corporei.


psicologia-breve-strategicaPsicologia Breve Strategica

Terapia Elettiva per: Ansia, Fobie, Dipendenze, Difficoltà Relazionale e di Comunicazione

“L’approccio strategico non è soltanto un approccio terapeutico, ma un approccio alla conoscenza”. L’assunto di base è che la realtà che percepiamo e alla quale reagiamo con il nostro comportamento è determinata dal punto di osservazione e dal linguaggio che usiamo per comunicare questa realtà (Nardone, 1991).

Il concetto chiave di tale prospettiva è che il “disturbo” sia determinato dall’interazione tra individui e da come ognuno percepisce la realtà, che lo costringe ad avere una visione distorta e non funzionale, conducendolo a comportarsi in maniera “patologica”.

La relazione terapeutica fra terapeuta e paziente è finalizzata a spostare il punto di osservazione del paziente da una rigida posizione, verso un’altra non rigida e funzionale. Il soggetto acquisisce in sostanza strategie diverse di reazione a determinate situazioni, che rompono il sistema circolare di feedback, che usualmente mantiene il problema operante, in maniera tale che si modifichi sia il comportamento che le sue concezioni.


metodologia-terapeuticaMetodologia terapeutica

La dott.ssa Silvia Trucco svolge la sua attività di psicoterapeuta, oltre che nei viaggi e nei weekend esperienziali, anche settimanalmente nel suo studio privato in sedute individuali di coppia e di gruppo. Il suo approccio terapeutico è sempre fondato su due metodologie cardine: quella Strategica Breve con Ipnosi focalizzata sulla risoluzione del sintomo e quella Psicofisiologica clinica Integrata, che risulta essere elettiva per i disagi con una fenomenologia evidentemente fisica come: Ansia e Attacchi di panico, Disturbi alimentari, Fobie, Contratture muscolari cronicizzate, Fibromialgie, Cefalee, Ulcere, Gastriti, Dermatiti, Psoriasi, dolori mestruali,Disfunzioni sessuali, Bruxismo.

Partendo da una diagnosi e da un progetto di intervento mirato sulla persona, Silvia Trucco focalizza il suo lavoro sulla risoluzione del sintomo, inserendolo nel contesto relazionale e psicologico dell’individuo e dando a quest’ultimo la possibilità, una volta comprese le proprie risorse e acquisito un metodo di lavoro su di sé, di procedere da solo. La trasparenza del tipo di intervento e la facilitazione verso l’autonomia, fanno di quest’approccio un esempio di rispetto e tutela nei confronti del paziente.